Sei coprogettazioni per contrastare la povertà lavorativa

09/11/2023

Fondazione della Comunità Bresciana – attuando il “Programma Contrasto alla povertà – Linea 3” promosso da Fondazione Cariplo in collaborazione con Fondazione Peppino Vismara e Intesa Sanpaolo attraverso il Fondo di Beneficenza – ha avviato nel corso del 2023 azioni di coprogettazione territoriale finalizzati all’intercettazione delle persone in povertà per migliorarne le condizioni di vita.

Presentati in conferenza stampa i primi esiti dei progetti, a circa un anno dal loro avvio. Sono intervenuti il Presidente di Fondazione della Comunità Bresciana Mario Mistretta, il Commissario della Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo Martino Troncatti, l’Assessore all’Istruzione, Formazione  e Lavoro di Regione Lombardia Simona Tironi e le coordinatrici del progetto Simona Salvi e Daiana Bussi di Fondazione della Comunità Bresciana.

Sono quindi intervenuti i responsabili dei sei raggruppamenti costituiti in rete: Beppe BruniSabrina Pasquali, Federica RossiIlaria Perondi, Monica ViolaSilvia Capretti.

Il processo di coprogettazione ha visto il coinvolgimento di una varietà di stakeholder, tra cui esperti del settore, istituzioni, enti del terzo settore e imprese locali, con l’obiettivo principale di sviluppare e realizzare strategie efficaci per creare opportunità di lavoro significative e sostenibili, riducendo così la povertà lavorativa, riconosciuta come catalizzatore di una serie di difficoltà socioeconomiche, tra cui la povertà educativa, culturale, abitativa, alimentare.

Nel 2022 la provincia di Brescia è collocata nella 50ª posizione per tasso di occupazione: all’8ª posizione per tasso di occupazione maschile e alla 63ª per l’occupazione femminile. Gli “inattivi” – ossia coloro che non rientrano né nella categoria di occupati (chi svolge un lavoro) né in quella di disoccupati (in cerca di lavoro) – nella fascia di età compresa tra 15-34 anni sono il 35.8% dei maschi e il 56% delle femmine (ISTAT 2022).

Infine, nella provincia di Brescia la quota dei NEET, ovvero giovani di 15-29 anni non occupati né inseriti in un percorso di istruzione e formazione, nel 2022 è diminuita rispetto al periodo pandemico, attestandosi al 15,7% tra le donne e all’11,6% tra gli uomini. La Lombardia con un tasso di NEET del 13,6% risulta la sesta in ordine dopo Trentino, Emilia-Romagna, Marche, Veneto, Friuli-Venezia Giulia. L’Italia risulta essere a livello UE il secondo paese con più neet dopo la Grecia.

Dall’analisi delle necessità del territorio, la Fondazione ha esercitato un ruolo di aggregatore delle reti territoriali – che ha portato al coinvolgimento di circa novanta realtà tra partner e ulteriori soggetti collaboratori – e avviato la fase di coprogettazione tra luglio e dicembre 2022, per dare quindi avvio a sei differenti progetti diffusi sul territorio di Brescia e provincia, attivi dal gennaio 2023 con durata massima di tre anni.

Le risorse economiche messe a disposizione per il territorio bresciano ammontano a 1 milione e 168mila euro (di provenienza Fondazione Cariplo, Fondazione Peppino Vismara e Fondo Beneficenza Intesa Sanpaolo). I 35 partner contribuiscono con un cofinanziamento di circa 170mila euro complessivi e attiveranno inoltre azioni di fundraising per incrementare di ulteriori 600mila euro. La dotazione economica di progetto, ad obiettivi di raccolta raggiunti, ammonta a circa 1 milione e 900mila euro.

I sei progetti sono “Green Academy” sul Lago di Garda (Capofila Coop. Soc. CAUTO), “Io Scelgo!” in Valle Sabbia (Capofila Coop. La Cordata), “My W.A.Y.” nella Bassa Bresciana Orientale (Capofila La Nuvola nel Sacco), “NEXT Nuove Energie X il Territorio” nella Bassa Bresciana Centrale (Capofila Ass. Gruppo 29 maggio), “Più energia al lavoro” a Palazzolo e Montorfano (Capofila Coop. Soc. Palazzolese) ed infine “Reload” a Brescia città, Brescia est e ovest (Capofila La Vela).

I progetti intercettano differenti beneficiari in contesto di vulnerabilità sociale: giovani dai 16 ai 34 anni, NEET, over 45, donne in condizione di fragilità e persone estranee al mondo del lavoro da più di un anno. I soggetti rientranti in tali categorie possono inviare una propria autocandidatura agli enti capofila. A seguito di un processo di selezione dei candidati, viene predisposto un percorso individualizzato finalizzato a migliorare competenze e conoscenze (formazione, sostegni economici, servizi complementari quali tirocini, pagamento della patente, supporto alla mobilità). Le persone vengono quindi orientate e accompagnate nella ricerca attiva del lavoro.

I partner e i collaboratori, in una interlocuzione costante con le aziende del territorio, favoriscono l’inserimento dei soggetti all’interno delle aziende stesse, anche in vista di un’occupazione stabile e duratura.

Alla data attuale sono stati coinvolti 214 individui, di cui 86 uomini e 128 donne.

L’obiettivo di progetto è di intercettare circa 553 individui.

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