Energie in circolo e Rilancio: due progetti per contrastare la vulnerabilità

Rilanciamo Energia. Vulnerabilità Sociale e Povertà. Potenzialità, Risorse e Territorio”: questo il tema del convegno organizzato da Fondazione della Comunità Bresciana – svoltosi mercoledì 18 settembre presso l’Aula Magna dell’Università Cattolica di Brescia – per illustrare il lavoro che vede tuttora protagoniste numerose realtà del territorio bresciano impegnate nel sociale.

Fondazione della Comunità Bresciana ha promosso – in risposta al Bando “Doniamo Energia”, sostenuto da Fondazione Cariplo e Banco dell’energia Onlus – la realizzazione di un tavolo di confronto attorno al quale sono stati sviluppati i due progetti “Energie in circolo” e “Rilancio”. Questi ultimi sono entrambi diretti al sostegno concreto di coloro che, improvvisamente, vengono a trovarsi in una situazione di disagio economico, dovuto ad esempio all’esclusione dal mondo del lavoro, ad una malattia, al ritardo nel saldo di bollette o affitti o, ancora, ad una difficile situazione familiare che non consente di sostenere le spese scolastiche dei figli. Attraverso interventi tempestivi si persegue l’obiettivo di offrire una nuova speranza alle oltre 300 famiglie intercettate, fornendo una possibilità di ripartenza a chi, non ancora in stato di povertà conclamata, rischia di soccombere se non supportato.

Energie in circolo

Il progetto, svolto da gennaio 2018 a settembre 2019, ha cercato di realizzare un sistema condiviso per il contrasto della vulnerabilità delle famiglie. Grazie alle risorse stanziate da numerosi sostenitori, oltre 250.000€, sono stati presi in carico 119 nuclei familiari, per un totale di 379 persone beneficiarie (tra cui 165 minori), erogando buoni energia per sostenere le spese domestiche, il lavoro e la famiglia. Il reddito delle famiglie coinvolte è progressivamente migliorato e il tasso di disoccupazione dei soggetti coinvolti è sceso dal 16% al 9%.

Rilancio

Maggiori risorse per il rilancio delle famiglie

Si tratta di un progetto appena avviato e che intende ridare autonomia a chi si trova in un momento critico della propria vita. Le azioni previste mirano a differenti dimensioni: dal sostegno relazionale ed economico (50 i beneficiari stimati) all’educazione finanziaria (75 beneficiari) alla riattivazione professionale (25 beneficiari), per un totale di 150 famiglie in situazione di vulnerabilità.

immagine-rilancio

“Desidero fare un apprezzamento” ha esordito la Presidente di Fondazione Comunità Bresciana Alberta Marniga “a queste famiglie, che in quel momento si trovavano in uno stato di bisogno. È molto facile, tante volte, richiedere un’assistenza – una mera assistenza finanziaria – senza impegnarsi nel voler uscire da questa situazione. In questo progetto le persone hanno invece avuto anche la capacità di mettersi in gioco, attraverso la possibilità di riaffacciarsi sul mondo del lavoro“.

“Per fare tutto questo – prosegue la Presidente – è stato necessario fare un’alleanza tra tutti gli attori della comunità. Questo è proprio quello che si è raggiunto con questo progetto, in sintonia con il motto della nostra Fondazione: aiuta la comunità a crescere“.

Il convegno – successivamente al benvenuto da parte del Prof. Mario Taccolini, Prorettore dell’Università Cattolica, e ai saluti della Presidente di Fondazione Comunità Bresciana – ha previsto una tavola rotonda moderata dalla Prof.ssa Maria Paola Pasini. Si sono confrontati Valeria Negrini (Consigliera di FCB), Gino Mazzoli (Docente presso l’Università Cattolica) e Alessandra Carrettoni (Banco dell’energia Onlus). Le conclusioni sono state tratte dal Prof. Giovanni Fosti, neo Presidente di Fondazione Cariplo, per la prima volta ospite di Fondazione della Comunità Bresciana.

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