Brescia: insieme per un unico ospedale diffuso
La dichiarazione del coordinatore del Comitato Aiutiamobrescia, ing. Enrico Zampedri.
Ospedale da campo: ma ci abbiamo pensato?
Il progetto è stato sviluppato dal Comitato preposto e successivamente inviato in Regione Lombardia nei giorni scorsi. La soluzione dell’ospedale da campo è stata tuttavia valutata come non idonea per la provincia di Brescia.
Come si concretizza quindi la raccolta #aiutiAMObrescia?
Il comitato ha iniziato immediatamente a lavorare su un altro fronte, ossia quello di aiutare gli ospedali principali al fine di aumentare il numero di posti letti in terapia intensiva e di sostenere economicamente le varie strutture per aumentare i posti letto per poter accogliere adeguatamente pazienti positivi a coronavirus. Nasce dunque la soluzione di un UNICO OSPEDALE DIFFUSO.
“Ospedale diffuso”. Perché a Brescia?
La nostra provincia – diversamente dalle altre province lombarde – ha una dotazione di posti letto notevole, con una disponibilità per abitante superiore alla media regionale. Il progetto dell’ospedale diffuso permette di ricavare immediatamente 42 posti letti in terapia intensiva e altri 150 nuovi posti letto all’interno di strutture ospedaliere già attrezzate. A Brescia, fortunatamente, i posti letto sotto una tenda o in una fiera non servono.
Un ospedale a tutti gli effetti?
Essere ricoverati all’interno di strutture idonee – e non all’interno di un tendone – è essenziale per ottenere una totale e rapida guarigione. L’ospedale diffuso consente il ricovero in una struttura ospedaliera dotata di maggiore sicurezza e di quanto necessario per accogliere in modo degno i pazienti.
Quali sono i vantaggi?
- Maggior numero di posti letto;
- Maggiore qualità del ricovero;
- Soluzione immediatamente realizzabile.