Brescia Aiuta Ucraina. Il sostegno di Fonderie Ariotti

13.06.2022

Il Fondo Brescia Aiuta Ucraina, costituito presso Fondazione della Comunità Bresciana, continua ad essere fortemente sostenuto dalla generosità dei donatori del nostro territorio.

Il Fondo, lo ricordiamo, intende aiutare i profughi ucraini attraverso l’emanazione di una speciale linea di finanziamento per gli Enti del Terzo Settore impegnati nella realizzazione di attività socializzanti, sostegno psicologico e corsi di lingua italiana e mediante l’attivazione di sportelli di accoglienza e orientamento e inserimento lavorativo.

Fonderie Ariotti, storica azienda di Adro (BS), mossa dal desiderio di offrire il proprio contributo e vicinanza a quanti fuggono dalla guerra, nei giorni scorsi ha donato a favore del fondo 25.000 euro. “La nostra azienda ha sempre avuto un’attenzione specifica per quanti, in fuga da guerra e povertà, hanno lasciato i loro Paesi di origine per assicurare un futuro migliore alle loro famiglie” afferma Roberto Ariotti, Amministratore Delegato di Fonderie Ariotti. “Per realizzare un inserimento lavorativo e sociale completo il primo ostacolo da rimuovere è sempre quello linguistico. Anche per questo motivo, avendo appreso le attività che il Fondo Brescia Aiuta Ucraina intende perseguire, abbiamo deciso di contribuire economicamente al progetto”.

L’azienda, negli anni, si è distinta in particolare per il progetto “Fusioni. Storie di fonderia”, finalizzato all’inclusione dei propri dipendenti e alla valorizzazione del capitale umano. In 110 anni di storia si è cercato, con ottimi risultati, di stimolare il confronto e la connessione tra diverse culture. Oggi, in Fonderie Ariotti, convivono felicemente molte anime diverse: ci sono italiani, rumeni, bosniaci, serbi, albanesi, senegalesi, tunisini, algerini, ghanesi, indiani, peruviani. Ci sono donne e uomini. Giovani e meno giovani. Culture, religioni, abitudini e passioni diverse.

“Abbiamo superato i pregiudizi con il lavoro di squadra, e a volte con qualche compromesso”. Prosegue Ariotti. “Il nostro desiderio, anche attraverso la donazione a favore del Fondo, è proseguire e innovare la linea aziendale adottata, certi che le fusioni che andremo a stimolare condurranno sempre più allo sviluppo di proficuo dialogo e condivisione”.

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