Il progetto presentato da l’Antica terra s.c.s. Onlus si ispira a Ildegarda di Bingen, poetessa benedettina, esperta erborista ed ha messo al centro le erbe commestibili del territorio (tarassaco, malva, rosolaccio e spinacino selvatico), quelle che in antichità venivano abitualmente consumate per loro qualità nutritive.

L’obiettivo è dunque quello di coltivare quelle che un tempo erano erbe spontanee per la creazione di una nuova linea di prodotti alimentari, dando vita ad una filiera produttiva completa come quella già realizzata per i grani antichi ed in particolare per il monococco Shebar.

L’iniziativa ha dunque visto la  coltivazione delle erbe spontanee in modo da controllarne origine, crescita e quantità, l’elaborazione di ricette esclusive, la lavorazione con un macchinario che permetta di conservare le caratteristiche organolettiche, la vendita attraverso le reti commerciali sviluppate negli ultimi anni.

Tra i risultati attesi: l’assunzione di due persone (una responsabile di settore ed un inserimento lavorativo con disabilità psichica), la creazione di almeno 7 prodotti per la commercializzazione, l’ampliamento dell’offerta didattica del museo RAIS di Palazzo Cigola Martinoni oltre all’organizzazione di eventi a tema.

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